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Visualizzazione dei post da 2012

"Un giorno che era Notte…” di Alberto Figliolia

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Ringrazio Alberto Figliolia per avermi inviato la sua poesia Un giorno che era notte... . Alberto fa parte dei "Poeti ospiti" di «Calcio alla Poesia» .  Amici della poesia, mandatemi i vostri testi poetici o racconti, sarò ben lieto di pubblicarli.  Diamo vitamina alla poesia e ai racconti.  Sempre.   UN GIORNO CHE ERA NOTTE ... un giorno che era notte, al risveglio incontrai Alessandro Magno in un’autorimessa l’occhio azzurro scintillava inquieto l’occhio castano giaceva morto nell’orbita aveva mutato mestiere l’antico condottiero ora gestiva una palestra di fitness ma non mi volle dire perché un giorno che era notte, al risveglio mi parlò una donna-bambina profanata e sventrata da soldataglie di guerra la condussi via, a bordo di un’automobile sfrecciammo lungo un fiume di detriti mentre il cielo si disintegrava e anche lei scomparve fra nubi disfatte un giorno che era notte, al risveglio vidi una vergine suicida riprender vita ai piedi del...

Di qualità è il Pino

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Torno a parlare di Pino Canta , poeta presentato il 13 giugno 2012 sul blog. La poesia Conte rosso nel cuore , che gentilmente mi ha concesso di pubblicare, viene inserita nelle " Poesie dei lettori ". In anteprima, potete leggere la qualità del... Pino. Conte rosso nel cuore le colonne di san lorenzo nell’anima le case occupate di conterosso nel cuore ed è la nostalgia di quegli anni felici che mi è rimasta dentro e che vorrei rivivere prima che scenda la sera sui miei stanchi occhi che hanno visto tanto ma non ancora abbastanza ancora Per gentile concessione di Pino Canta

"Stammu arristannu a lu scuru", poesia in dialetto di Francesco Romano

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Francesco è un poeta con una lodevole carica creativa. Di recente, l'ho sentito leggere, sia in vernacolo che in italiano, alcune delle sue migliori poesie al Cenacolo Sant'Eustorgio . Ha pubblicato, con  una riscrittura in versi siciliani   e traduzione in italiano fronte-pagina,  "Lu miegliu cuntu" (Il più bel racconto),  la "Bibbia" e  "l'Antico Testamento" .  Da diversi anni fa parte del gruppo "I Poeti dell'Ariete" . Di seguito, una delle liriche che, gentilmente, mi ha concesso di pubblicare. La stessa poesia verrà inserita nel link " Le poesie dei lettori " a disposizione di tutti gli interessati. STAMMU ARRISTANNU A LU SCURU                       Vernacolo Ravanusa (AG) Stànnu sbintrànnu la terra.                                                   ...

"Ieri, San Martino…” di Dario F. Pericolosi

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Ieri, San Martino,  non c'era nebbia sui colli.   Scendeva acqua dal cielo e sudore dalla mia fronte. L'autunno sgocciolava tra le foglie senza vita. Correvo pensando all'asciutta felicità. Oggi, San Benedetto, il sole non ha tanta voce. Questa mia poesia è dedicata al San Martino di Giosuè Carducci. La nebbia agl'irti colli piovigginando sale... e noi diamo calcio alla poesia, anche in mezzo al traffico della città.   Dario F. Pericolosi

"Quel 29 ottobre..." di Dario F. Pericolosi

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Rotte le acque (quel 29 ottobre...) Rotte le acque. Qui sono nato. Era il tempo delle foglie cadenti e dei giovani coltelli di freddo. Tardive rondini aspettavano l’ultimo accelerato per l’emigrazione. Forse hanno atteso il mio avvento prima di prendere il volo prenotato. Rosse le acque. Fiume d’autunno. Intorno a me erano nate parole, il mio grido era arrivato al Monviso o madre delle acque. Oh madre, qui finì il rapporto ombelicale poi il pianto primordiale e nacque la mia poesia. Dario F. Pericolosi

"Le Olimpiadi della Poesia", editoriale di Luigi Giurdanella

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L’editoriale di Luigi Giurdanella , redattore de «I Poeti dell’Ariete News» , spaziando da Poetry Parnassus al bombardamento di Londra  con le poesie, si conclude con una frase del poeta Aldo Palazzeschi: “…se la vita che viviamo oggi è poco simpatica, e lo è senza dubbio, si deve soprattutto all’assenza di poesia.” Buon editoriale.   Dario F. Pericolosi

"Uomo cosmopolita" di Dario F. Pericolosi

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Tra un popolo e l'altro c'è di mezzo un mondo ma un giorno, e non so quando, uomini, senza frontiere per la testa, andranno in giro in liberi mondi. Dario F. Pericolosi

Profezia e poesia, stima del futuro

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Come dice Jacques Attali nel suo libro Domani, chi governerà il mondo? , edito da Fazi, « oggi siamo a questo punto, trascinati da una forte crescita mondiale oppure sull'orlo del caos » . Sicuramente, come è stato tante altre volte nella storia, siamo a una svolta epocale. Niente sarà come prima, la vita dell'uomo sta cambiando. Se, come dicono, il poeta è anche un po' profeta, quindi, la prospettiva di un sistema democratico unico mondiale e di un'economia per la collettività in un futuro non tanto lontano, non fanno parte dell'utopia. Leggere il libro di Attali, più di qualsiasi altro best seller, o romanzo alla moda, è un aiuto a capire cosa potrebbe succederci. Ne riparleremo.   Dario F. Pericolosi

I poeti vanno a tavoletta?

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Gli antichi scrivevano sulle tavolette e noi, oggi, digitiamo sui tablet . Ho scoperto la comodità di utilizzare la tavoletta per i reading di poesia e narrativa. Praticamente, tutta la mia bibliografia è raccolta in quel meraviglioso dispositivo digitale. Dicono che la tecnologia non si ferma mai, quindi, i poeti vanno a tavoletta?   Dario F. Pericolosi  

La poesia fa i versi?

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Sì, la poesia è un animale che fa i versi. Li fa corti e lunghi, sempre con la giusta modulazione. A volte sembra quasi una ballata. Tra tutti i rumori del mondo, il verso del poeta si distingue per l'atmosfera che trasmette. Se andate a un reading di poesia, vi accorgerete che il suono candido di una lirica fa pace con l'aria. Sì, la poesia è un animale senza la "bestia".   Dario F. Pericolosi

La poesia non fa male, anzi

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Il caso del poeta multato a Venezia ha sollevato molta polvere. Adesso che si è diradata, e ci vediamo bene come prima, vi invito a leggere l'articolo di Vera Mantengoli, Ma le poesie non fanno male , uscito sul quotidiano La Nuova Venezia. Ecco una frase del testo che mi ha colpito:  " Un paio di giorni fa, proprio nella città patria dell’arte, i vigili gli hanno fatto capire che non si vive di poesia. È la burocrazia quella che sostiene il mondo e anche un artista di strada deve esibire il permesso di sostare in strada, poeta o non poeta". Lascio la porta aperta ai vostri commenti...   Dario F. Pericolosi

La poesia non vende nulla e acquista umanità

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"Con la cultura non si mangia", disse un ministro italiano, e aveva ragione se si riferiva al panorama culturale dell'Italia. Io replico, a distanza di tempo, dicendo: "con il lavoro non viviamo più". L'occupazione in tempo di crisi, salvo le categorie fortunate, non permette un'esistenza "tranquilla". E quando finirà la recessione, le possibilità di andare verso un forte impulso occupazionale e retributivo rimarranno basse, e tale stato di cose durerà fino a quando l'attuale sistema economico mondiale non verrà modificato in una moderna economica per la collettività. Detto questo, penso che con la cultura possiamo mangiare e bere,   mentre la poesia non vende nulla e acquista umanità...     Dario F. Pericolosi

La poesia è in contravvenzione. Concilia?

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È notizia di questi giorni: a Venezia è stato multato dai vigili urbani il poeta Antonio Melis. E' colpevole di aver "regalato" i suoi versi ai passanti. Il vicesindaco si è scusato con il poeta di strada, ma il danno alla poesia è stato fatto. Non mi interessa sapere come sono andate le cose, sta di fatto che Melis non ha venduto nulla: stava solo distribuendo della gratificante poesia. La poesia non vende nulla e acquista umanità, ricordatevelo.     Dario F. Pericolosi

Come sconosciuto sono molto conosciuto

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Non ho mai avuto interesse a far conoscere la mia vita privata di sconosciuto su qualsiasi social network, e lo dimostro attraverso il blog «Calcio alla Poesia». E tanto meno avere “falsa intimità” con i vip. Sì, troverete la mia biografia, i libri che ho pubblicato, ma io resto il mezzo con il fine di dare vitamina alla lirica italiana. Punto e basta. Oggi, se hai un nome, e produci gossip, o sei un personaggio molto chiacchierato, tutto quello che realizzi fa soldi, e tanti, per lui e gli altri. Nel mondo della poesia, ne sono certo, mi conoscono e valorizzano per quello che sto facendo. Mi considero un uomo affermato anche come poeta, ed è un valore aggiunto al proprio palmarès umanitario.   Dario F. Pericolosi

Poesie e motori non sono dolori

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Anche l’auto ha la sua poesia. Per un momento, anzi, per un viaggio, dimentichiamo costi, traffico, incidenti e inquinamento. Guardiamo, invece, al di là del parabrezza il mutamento del paesaggio. Ci sentiamo liberi di sostare in un posto incantevole, dove macchina e natura si fondono in un’atmosfera indimenticabile. Fuori dai centri abitati l’auto ha un senso di congiunzione con lo spazio e il tempo, silenziosa e completamente ecologica senza alterare nessun equilibrio. L’autovettura deve diventare reversibile, niente deve essere buttato. E, dulcis in fundo , il nostro mezzo di trasporto privato dovrà controllare le emozioni umane: avrà il compito di tutelare al 100% la vita dentro e fuori dall’abitacolo. Buon viaggio a bordo dell’utopia?    Dario F. Pericolosi

Il giallo della siccità ha la sua poesia

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Il giallo domina questa estate intensamente calda, e senza lo sfiato di temporali liberatori, almeno qui a Milano. A parte i versanti alpini, in collina e pianura la predominante gialla e polverosa dei terreni mi rende arida la mente: non so cosa pensare, resto chiuso in casa con il climatizzatore acceso. Fuori, la natura fa il suo corso, forse siamo entrati in un'epoca di estati supercalde e inverni iperfreddi, oppure è solo un caso, capita ogni tanto, è già successo. E qui nasce il giallo: chi ha ragione? Il riscaldamento della terra è colpa dell'inquinamento, o c'è dell'altro? Percorrendo l'Italia in autostrada, ai due lati, vedo campi, erba e piante ingiallite, salvo dove vi è irrigazione. Vedo anche tanta polvere alzarsi, e non di stelle. Il giallo è intrigante, riusciremo a svelare il mistero di questa lunga estate di ferro? Il giallo della siccità ha la sua poesia, anche se fa tristezza guardare le foglie secche a terra come se fosse già autunno.   Dario F...

Una sobria vacanza con poesia

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La mia vacanza a Cesenatico è stata semplice, rilassante e senza sprechi. Osservando le colorate corsie di ombrelloni, ho scritto la seguente lirica: Seguo l'ombra delle tamerici ascoltando il respiro del mare le strofe del Pascoli come onde socchiudono il silenzio salato. Sono brezza i sospiri di Anita tra le braccia dell’eroe dei due mondi le luci del canale fanno riverberare lo stanco approdo dei pescherecci. Nel porto canale non vanno i marinai ma i turisti per i loro sobri acquisti vola via un’ala di stelle verso un altro spazio qui si depositano i sogni che non prendono il volo. L’alba è inumidita dal fiato della salsedine e da una conchiglia di luce escono podisti e ciclisti ad allenare i loro orizzonti di sportività Cesenatico diventa un luogo fantastico.   Dario F. Pericolosi 

Follie poetiche d’estate

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In esclusiva In esclusiva globale, eccovi la fiammante poesia comprensiva di tutto, compresa da pochi. degna di pronta consegna a costo niente per l’utente. Egli diritto ha di leggerla e riciclarla nella mente, senza emorragia di energie, se dimenticata, può dare collaterali dubbi alla propria anima a punti.   Dario F. Pericolosi 

La poesia dell'auto

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“ Veemente dio d'una razza d'acciaio...” , così iniziava la poesia del poeta futurista Filippo Tommaso Marinetti dedicata all'automobile da corsa. Io, semplicemente poeta, ho scritto “ Non sei di una razza in via di estinsione / fai parte attiva del mio corpo / ti posso odiare, ma mi affascini come la mia donna / se accendi i tuoi grandi occhi la mia rabbia è nulla / le tue curve fanno strada nel cuore / devo averti, possederti, sentirmi portato via / le mie arterie sono la tua autostrada / il mio sangue è il tuo carburante di vita / non passerai inosservata anche se anziana / sei la ruota del mio futuro fino all'ultimo metro di vita.”   Dario F. Pericolosi

Poesia a risparmio energetico

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Continua la serie delle mie follie poetiche d’estate , e stavolta si tratta di una poesia per twitter: giusto 140 caratteri. E' una lirica ridotta all’essenziale, di classe A++++, ma con grande energia comunicativa. Eccola, si legge in un batter d’occhio. Salgo scie d’acque nuove sperando di porre pietra su uguale terra. Ammaino i sensi con rose sottovento, poi indico l’isola d’ambra dove vive la vita alla luce del mare.   Dario F. Pericolosi 

Terra forzata a vivere diversamente

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Ogni tanto, come fanno tutti i bravi poeti, vado a “rileggere” le mie poesie. In questi giorni ho ripassato Terra Forzata , silloge di liriche  pubblicata nel 2008, e mi sono soffermato un velo di tempo sulla  poesia Il mappamondo . Conservo ancora il piccolo mappamondo  delle elementari, e riguardandolo, a distanza di più di 40 anni, noto  come la terra è forzata a vivere diversamente dalla sua volontà.  La sua reazione è violenta, incontrollata, in collera con l’uomo  che distrugge, ripara, ricostruisce, distrugge di nuovo, e via così. Il mappamondo Intorno al mappamondo ritrovato in soffitta si muove la geografia delle mie cinquantenni mani. Un dito hanno passato sulla superficie e uno strato di tempo trabocca dal calamaio del cuore. Soffiando via la polvere vedo ora un’altro pianeta inserirsi nell’orbita degli alunni occhi ritornati sui banchi.   Dario F. Pericolosi 

Vi racconto una poesia

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C'era una volta un cantastorie che girava, assieme a un somarello di nome "Guido", la penisola italiana e si soffermava spesso in Sicilia, durante il regno illuminato di stupor mundi Federico II. Jacopo non sapeva leggere e scrivere, ma era riuscito a mettere assieme a mente diverse parole, e in dialetti diversi, sentite qua e là. Alla fine, era venuta fuori una "canzone", e la teneva a memoria tanto che, ovunque andava, riusciva con teatralità,  degno di un menestrello alla corte imperiale, a cantarla alla gente comune...   Dario F. Pericolosi

La poesia non va in vacanza

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I "Poeti dell'Ariete" vanno in vacanza , per modo di dire. Nella realtà, continuano a scrivere poesie e racconti, perchè la poesia non va mai in vacanza, anzi, la vera vacanza per la mente è la lirica. L'editoriale di chiusura su "I Poeti dell'Ariete News", prima della pausa estiva, del redattore Luigi Giurdanella , lo fa ben capire: "Allo Spread e al Pil l'alternativa è la poesia" . La frase va oltre alla parola "poesia": vuole far capire che dobbiamo pensare a un mondo non più comandato dai mercati ma da una logica di economia per la comunità, dove imprenditori e collaboratori interagiscono per il fine della equità e che nulla hanno a che vedere con le ideologie del secolo scorso e di inizio di questo. Buone vacanze amici dell'Ariete, poesia permettendo.   Dario F. Pericolosi

"Estate sfornata con poesia" di Dario F. Pericolosi

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Estate sfornata con poesia l'ho scritta il primo giorno della nuova stagione. L'isola di Giannutri è lo scenario ideale per questa composizione poetica. Buona lettura ai vostri occhi affamati di lirica.  Il primo pane sfornato d'estate da il segnale la città tra poco si alzerà dal suo giaciglio di fresco l'alba è una illusione il sole, da dietro le case, sta salendo di temperatura e corpo la luce del solstizio illumina la polvere cittadina. Qualcuno mette su il caffè e l'aroma estiva delle foglie da sollievo ai caldi respiri tra poco, la sveglia romperà l'equilibrio, io sono già sveglio, mi vesto di poesia e canottiera, vado sul balcone con la tazzina calda verso un po' di zucchero dell'albeggiare sorseggio l'estate sfornata con poesia.   Dario F. Pericolosi

Severino Gargano: i giovani e il lavoro

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I giovani e il lavoro Quando vi era la corsa al posto fisso, serenità regnava nel progresso, stabilità d'intenti con le aziende, e premi agli onesti all'orizzonte. Libera scelta a ognuno di cambiare, mutar contratto, futuro programmato, concorsi interni, sviluppo di carriera scatti d'anzianità, cespiti vari. E la pace sociale di quegli anni ha condotto l'Italia nel G8, tra l'europee a rango di potenza tecnica economica sviluppo e scienza. Ma quando giunse dei sondaggi il tempo, fiorirono gli atipici contratti, denominati a titoli diversi, ma tutti avviluppati e controversi. E quanti scioperi si ebbero al reale, per consolidare quel sociale, che in un baleno è stato sgretolato, nuove generazioni danneggiate. S'era promesso alle giovani leve di diventare tutti imprenditori, invece è stato tolto ogni futuro di un lavoro fisso e la pensione. Finchè saranno i nonni ancor viventi, i figli avranno un bu...

Severino Gargano: ingredienti per una grande poesia

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Gargano è un uomo semplicemente speciale . Nato in Basilicata, emigrato a Milano, lavoratore esemplare e fine poeta. Questi sono gli ingredienti della sua storia, come quella di migliaia di altri uomini con il valore aggiunto della poesia. Le fantasie del fato nella vita , edito dalla Fondazione Carlo Perini, è l'ultima fatica letteraria di questo signore che ha ancora molto da scrivere. Domani, come post di apertura, pubblicherò la lirica I giovani e il lavoro , per gentile autorizzazione di Severino Gargano.   Dario F. Pericolosi

L’Odissea per un mondo sostenibile

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Angelo Gaccione, Direttore di «Odissea» , bimestrale di cultura, ha entusiasmato il pubblico del Cenacolo Sant'Eustorgio con le sue poesie e un dibattito, assieme a Renato Seregni e a Francesca (non ricordo il suo cognome), sulla cultura in generale. I novanta minuti a disposizione degli autori si sono trasformati in un “conviviale” dove tutti interagivano tra di loro. La particolarità dei pomeriggi di lettura al Cenacolo sta nella “diretta” degli eventi: tutti ne sono partecipi, e senza distinzione di livello sociale e culturale. E, per la prima volta, è intervenuto Franco, amico e collaboratore del mio blog.    Dario F. Pericolosi

Togliersi uno sfizio col solstizio

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Chiamo solstizio la terra dei cambiamenti che a me porta una brezza di tormenti al valico tra due stagioni.   Dario F. Pericolosi

"Fra lamiere aguzze" di Calogero Di Giuseppe

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Ringrazio Calogero Di Giuseppe di Milano per avermi inviato la sua poesia Fra lamiere aguzze . Calogero fa parte dei "Poeti ospiti" di «Calcio alla Poesia» .  Amici della poesia, mandatemi i vostri testi poetici o racconti, sarò ben lieto di pubblicarli.  Diamo vitamina alla poesia e ai racconti.  Sempre. FRA LAMIERE AGUZZE (Inno alla poesia) Nascere dal nulla fragilissimo fiore e trovarti nelle mie piccole mani non è reale soltanto ma miracolosamente vero. Piccolo, tenue... fiore nato nella giungla e coltivato tra mucchi di lamiere...… saprò amarti e sfiorandoti con le mani straziate da lamiere aguzze ti dirò eternamente t’a...… Non lascerò che la ruggine arrossisca il gracile gambo né coglierti farò da mano alcuna. Per gentile concessione di Calogero Di Giuseppe

Nuove da «I Poeti dell’Ariete News»

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“Si è grandi solo se si è altrettanto umili” , è una frase di Fabiano Braccini nella prima pagina del mensile «I Poeti dell'Ariete News», diretto da Luigi Giurdanella.  “Appartenere a questo gruppo di poesia, vuol dire semplicemente non sentirsi un super-poeta, imparare a usare la moderazione, e mettere da parte vanità e superbia”  (parole di Fabiano). Da un anno frequento l'Ariete, e devo dire che mi sento in sintonia con Braccini: qui ho imparato a essere prima di tutto uomo, rispettando gli altri poeti e le loro diversità di espressione lirica. Possono sembrare frasi scontate, ma in tempi come questi, anche in altri campi, possono avere un significato particolare.   Dario F. Pericolosi

Ogni tanto, una poesia fa bene...

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Ogni tanto,   una poesia   fa bene scriverla come post di apertura. Questa è dedicata ai bambini che non vanno a scuola, ma fanno la guerra, quella vera con pallottole e morti. Giovanni Pascoli sosteneva che la poesia dovrebbe dare un contributo a far cessare la lotta tra le classi e la guerra tra i popoli, soprattutto quelli più poveri. MEZZA ROSA DI PETALI Tra i denti sbocciati dal viso di un fante penzola una margherita con mezza rosa di petali. Un fanciullo fiorisce nel soldato a terra, sfiora, con la mano tremante, il resto del fiore tra le labbra. Vive ancora un filo di vita in quel fior di bambino, sfiorisce dentro la mimetica insanguinata di innocenza. Una mano preme il cane, il corpo innocente sussulta, la margherita cade a terra in una pozza di serenità. Dario F. Pericolosi

Un museo a forma di poesia

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Ho fatto i complimenti all'Assessore alla Cultura  del Comune di Milano, e al suo staff di collaboratori, per aver dato ascolto, attraverso il convegno a porte aperte "Fare Poesia" del 4 aprile scorso, ai poeti e a tutti coloro che hanno a cuore la poesia. In quella serata, sono emerse varie proposte, e, in cuor mio, ho un sogno nel cassetto: riuscire un giorno a vedere realizzato un "Museo della Poesia" a Milano dove, oltre a essere un'esposizione multimediale di opere significative dal '200 ai giorni nostri, diventi anche un punto di riferimento per tutti i poeti italiani e stranieri. All'interno del museo, dovrebbe funzionare un Archivio Storico della Poesia dove verrebbero inseriti dati e pubblicazioni di tutti i poeti in Italia dal '200 ai giorni nostri, e suddiviso in tre sezioni: 1- Poesia italiana 2- Poesia dialettale  3- Poesia di autori stranieri in Italia. Chissà se un giorno tutto questo prenderà forma... Diamo calcio a...

Un anno di «Calcio alla Poesia»

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7 maggio 2011-7 maggio 2012 : un anno di vita compie il blog. E' un bel traguardo, evidentemente, la vena di blogger non si è ancora esaurita o, meglio ancora, ha appena iniziato a camminare, dopo mesi di andatura a gattoni. Non manca molto a fare diecimila spartani, ci arriverò in estate. Ringrazio i fedeli lettori, i collaboratori che mi hanno dato gli spunti giusti a tanti post, i poeti e gli scrittori delle opere pubblicate nelle pagine "Le poesie dei lettori" e "I racconti dei lettori" . Sei mesi fa, ho inaugurato il secondo blog: «Calcio alla Fotografia» , con tutte le immagini pubblicate su «Calcio alla Poesia» che, dal mese di marzo, è diventato anche web magazine del Cenacolo Sant'Eustorgio . Buon anniversario a tutti.    Dario F. Pericolosi

Cenacolo Sant’Eustorgio, i "Poeti dell’Ariete" fanno il miracolo

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Quella di ieri, 3 maggio, è una giornata da ricordare: i "Poeti dell'Ariete" fanno il pieno di pubblico alla Libreria Esoterica di Milano. Luigi Giurdanella e Maria Elena Mejani, oltre a leggere le loro poesie, hanno ricordato Caterina Parisi Mehr, uno dei fondatori storici del gruppo. Un grazie va a Carlo Riva, poeta e organizzatore delle serate di lettura del Cenacolo Sant'Eustorgio.   Dario F. Pericolosi

È un rito leggere le poesie di Rita

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Il 19 aprile, davanti al numeroso pubblico del Cenacolo Sant'Eustorgio, Rita Virgillito ha letto alcune pagine del libro L'uomo si sta perdendo , edito da Editrice Nuovi Autori . Sono stato assorbito dalla vena artistica di questa donna semplice, ma che trasmette umanità a fiotti. La poesia la sta aiutando a “sopravvivere” dopo la prematura scomparsa del figlio. È toccante, per questo, leggere i racconti e le poesie di Rita, è diventato per me un rito. Apre il libro una bella prefazione del poeta Calogero Di Giuseppe.   Dario F. Pericolosi

Nell'uovo trovi una poesia sulla Pasqua

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Quale treno prendere?   Ti domando o coscienza quale treno prendere in questa stazione di Pasqua:   devo andare verso le cime avare di aquile?   Devo risalire il fiume pieno solo d’acqua morta?   Devo stare qua ad aspettare l’arrivo del convoglio di Gesù?   Tu, coscienza, mi hai risposto di non perdere la coincidenza con la poesia.   Dario F. Pericolosi

A Carnevale ogni poesia vale

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Dedico questa mia lirica, della silloge inedita Il lago è una cruna , ai festeggiamenti di Carnevale. L'importante è che non sia uno scherzo. Mascheriamoci con la serenità per un giorno...   Carnevale di nevi   Sulla neve satura di orme luccicano le vite dei coriandoli, una sola traccia io seguo:  è quella d’una folle rondine  con l’alito dei mandorli a piene chiome. A qualcosa voglio dare adito, non alla rondine che, della natura,  esegue il suo ordine, ma alla diversità dei coriandoli a grappoli sparsi, come noi poeti, in questo carnevale, quasi uno scherzo, con fiocchi di neve e stelle filanti. Dario F. Pericolosi