La poesia è in contravvenzione. Concilia?



È notizia di questi giorni: a Venezia è stato multato dai vigili urbani il poeta Antonio Melis. E' colpevole di aver "regalato" i suoi versi ai passanti. Il vicesindaco si è scusato con il poeta di strada, ma il danno alla poesia è stato fatto. Non mi interessa sapere come sono andate le cose, sta di fatto che Melis non ha venduto nulla: stava solo distribuendo della gratificante poesia. La poesia non vende nulla e acquista umanità, ricordatevelo.  
 
Dario F. Pericolosi