Il giallo domina questa estate intensamente calda, e senza lo sfiato di temporali liberatori, almeno qui a Milano. A parte i versanti alpini, in collina e pianura la predominante gialla e polverosa dei terreni mi rende arida la mente: non so cosa pensare, resto chiuso in casa con il climatizzatore acceso. Fuori, la natura fa il suo corso, forse siamo entrati in un'epoca di estati supercalde e inverni iperfreddi, oppure è solo un caso, capita ogni tanto, è già successo. E qui nasce il giallo: chi ha ragione? Il riscaldamento della terra è colpa dell'inquinamento, o c'è dell'altro? Percorrendo l'Italia in autostrada, ai due lati, vedo campi, erba e piante ingiallite, salvo dove vi è irrigazione. Vedo anche tanta polvere alzarsi, e non di stelle. Il giallo è intrigante, riusciremo a svelare il mistero di questa lunga estate di ferro? Il giallo della siccità ha la sua poesia, anche se fa tristezza guardare le foglie secche a terra come se fosse già autunno. Dario F...