"Un uomo qualunque", poema di Marco Stefano Boietti
Marco Stefano Boietti ha una produzione di opere di tutto rispetto: dall'esordio nel 2008 con Moti e maree (Gruppo Albatros Editore) fino all'ultimo fresco di stampa Un uomo qualunque (Blu di Prussia Editrice) sono passati ben undici “lavori” di poesie e sceneggiature.
Lo scrittore milanese, grande appassionato di musica, ha un sodalizio artistico con Danilo Boietti, affermato pittore di Novara che con i suoi quadri ha sempre incorniciato i libri pubblicati da Marco. Sul sito personale di Boietti è possibile consultare le opere dei due artisti con l'identico cognome.
Dunque, Un uomo qualunque, con prefazione di Giulia Bianchi e postfazione di Eugenio Rebecchi, è la rappresentazione teatrale dell'Ulisse che vive e muore in noi maschi. Un Ulisse intonacato in un processo morale mentre guarda l'album di fotografie, l'album di memorie, l'album di una vita con le sue “cinque donne” più importanti: la madre, la sorella, la moglie, la figlia, l'amante.
E' la fotografia di un uomo, uno di noi, non uno qualunque, che mette a nudo l'essere moderno fino alla fine dell'esistenza materiale. “Verrò, verrò da voi con i miei sogni con la musica della cetra con la preghiera con l'amore...”
Insomma, è il selfie che ogni giorno pubblichiamo sul social dell'anima per uscire dall'odissea di una crisi anche di identità nella deriva contemporanea costellata di sirene.
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Per gentile concessione di Marco Stefano Boietti
Sito dell'autore: www.marcoboietti.altervista.org
Dario F. Pericolosi