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Visualizzazione dei post da luglio, 2012

Poesia a risparmio energetico

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Continua la serie delle mie follie poetiche d’estate , e stavolta si tratta di una poesia per twitter: giusto 140 caratteri. E' una lirica ridotta all’essenziale, di classe A++++, ma con grande energia comunicativa. Eccola, si legge in un batter d’occhio. Salgo scie d’acque nuove sperando di porre pietra su uguale terra. Ammaino i sensi con rose sottovento, poi indico l’isola d’ambra dove vive la vita alla luce del mare.   Dario F. Pericolosi 

Terra forzata a vivere diversamente

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Ogni tanto, come fanno tutti i bravi poeti, vado a “rileggere” le mie poesie. In questi giorni ho ripassato Terra Forzata , silloge di liriche  pubblicata nel 2008, e mi sono soffermato un velo di tempo sulla  poesia Il mappamondo . Conservo ancora il piccolo mappamondo  delle elementari, e riguardandolo, a distanza di più di 40 anni, noto  come la terra è forzata a vivere diversamente dalla sua volontà.  La sua reazione è violenta, incontrollata, in collera con l’uomo  che distrugge, ripara, ricostruisce, distrugge di nuovo, e via così. Il mappamondo Intorno al mappamondo ritrovato in soffitta si muove la geografia delle mie cinquantenni mani. Un dito hanno passato sulla superficie e uno strato di tempo trabocca dal calamaio del cuore. Soffiando via la polvere vedo ora un’altro pianeta inserirsi nell’orbita degli alunni occhi ritornati sui banchi.   Dario F. Pericolosi 

Vi racconto una poesia

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C'era una volta un cantastorie che girava, assieme a un somarello di nome "Guido", la penisola italiana e si soffermava spesso in Sicilia, durante il regno illuminato di stupor mundi Federico II. Jacopo non sapeva leggere e scrivere, ma era riuscito a mettere assieme a mente diverse parole, e in dialetti diversi, sentite qua e là. Alla fine, era venuta fuori una "canzone", e la teneva a memoria tanto che, ovunque andava, riusciva con teatralità,  degno di un menestrello alla corte imperiale, a cantarla alla gente comune...   Dario F. Pericolosi

La poesia non va in vacanza

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I "Poeti dell'Ariete" vanno in vacanza , per modo di dire. Nella realtà, continuano a scrivere poesie e racconti, perchè la poesia non va mai in vacanza, anzi, la vera vacanza per la mente è la lirica. L'editoriale di chiusura su "I Poeti dell'Ariete News", prima della pausa estiva, del redattore Luigi Giurdanella , lo fa ben capire: "Allo Spread e al Pil l'alternativa è la poesia" . La frase va oltre alla parola "poesia": vuole far capire che dobbiamo pensare a un mondo non più comandato dai mercati ma da una logica di economia per la comunità, dove imprenditori e collaboratori interagiscono per il fine della equità e che nulla hanno a che vedere con le ideologie del secolo scorso e di inizio di questo. Buone vacanze amici dell'Ariete, poesia permettendo.   Dario F. Pericolosi