La prima poesia non si scorda mai



Cari lettori, voglio farvi un regalo: pubblico la mia prima poesia, scritta nel lontano 1979. Non trovo più l'originale scritto addirittura a matita, e comunque, anche se digitalizzata, rimane la lirica che non si scorda mai, come l'amore. Eccola, per l'appetito dei vostri occhi:

Gocce, gocce
il tetto bagnato
il prato umido.
Biancaneve sei vicina,
fedele compagna.
Il televisore a volte
vuole stregarmi,
ma è sempre affascinante.
Chiudo gli occhi aspettando
il chiaro del mattino.
Ho voglia di fare.
 
Dario F. Pericolosi