Di recente, ho seguito un'intervista a Giulietto Chiesa: concordo con lui che, i prossimi 15-20 anni, saranno pieni di esami per l'uomo moderno, posto davanti a problemi mai affrontati prima, come la crisi energetica, alimentare, idrica e climatica. Praticamente, tutto. Bè, meglio berci sopra con una fresca poesia. Sì, la poesia, è sempre sulla punta della mente. Non riesco a dimenticarla. Davanti allo scempio umano, trovo la forza di credere nelle risorse degli uomini. Dopoguerre e genocidi di ogni genere, non perderemo l'ultima battaglia: salvare quello che di buono c'è nella razza umana, anche se geneticamente modificata. La lirica Eredi e avi, inserita nel lbro Parole d'acquerello, pubblicato in proprio nel 1999, è sempre sulla punta della mente.
Eredi e avi
Veniamo da un abisso di storia,
meglio chiamarla consistenza.
Veniamo da qualcosa
che ha cifre e nomi,
comunque, siamo eredi
di questa terra rotolante
nel sordo spazio.
Veniamo in questa cerchia
di eredi e di avi
a dare spessore al tempo.
Ereditiamo cose
che non si possono azzerare,
lasceremo cose
che avremo mutato.
Dario F. Pericolosi